Bentornati alle consuete analisi dei capitoli mensili di Snk, by il vostro Sensei (che ultimamente non ha neanche il tempo di respirare, ma fa uno sforzo per scrivere qualcosa di decente su quest’ultimo capitolo, dato che se lo merita. E anche perché voi lo meritate ).
Bando alle ciance.
— KIYOMI, DELLA FAMIGLIA AZUMABITO —
Sembra molto ambiguo il modo in cui Isa ci mostra l’esponente della nazione di Hizul. Difatti, è come se ci tenesse particolarmente a buttare ombre sul personaggio in questione, a discapito della sua impeccabile apparenza. In questo capitolo, anzi, è quasi palese che il personaggio c’entri qualcosa con i tumulti in corso sullo sfondo di Mahle, per come Isayama la inserisce negli eventi. Visita Vili prima della sua esibizione, mostrandosi anche molto vicina alla sua causa, tuttavia, si allontana dal Teiber, tirando un sospetto “andiamocene”, e con lo stesso sguardo in cagnesco di chi ha appena sentito il tipico discorso da fangirl: “ommioddio Levail-sencio a appena guarda to Eruvino, si amana lo ha confermato Isagliama <33333”.
Si lo so, sto parlando di uno sguardo “strano”. Ma gli sguardi sono importantissimi in SnK.
Soprattutto quando Isa ce li sbatte davanti ogni 3 vignette .
(Che poi tecnicamente, con Kiyomi “ogni 3 vignette” non è solo un modo di dire, dato che è praticamente dalla sua comparsa che Isa le fa costantemente assumere questa doppia faccia).
Nel caso in cui, tutte queste pippe si rivelassero fondate, come ho accennato prima, significherebbe che Kiyomi ha un certo ruolo nell’indefinito caos che, silenziosamente, sta avvenendo dietro le quinte. Non so ben dire, o immaginare, quale sarà la parte da lei recitata, ma sono abbastanza certo (per le ragioni che ho avanzato prima), che non ci dimenticheremo presto della vecchia giappo.
In ogni caso, a tal proposito, vorrei sottolineare un elemento che reputo molto interessante, e che potrebbe essere un punto di contatto fra Kiyomi e la simpatica cricca di Paradis.
Isayama, a questo punto del manga, ha chiarito quasi tutto ciò che era stato lasciato in sospeso durante la narrazione. Fa eccezione, un “piccolo” dettaglio, saltato fuori nelle prime battute di snk, e cioè, la discendenza di Mikasa.
Non suo flashback infatti (quello in cui incontra eren per la prima volta), vediamo la madre “affidarle” il simbolo della sua casata di provenienza (cioè, la famiglia a cui apparteneva la madre). Neanche a dirlo, si trattava proprio della stirpe degli orientali, che dovrebbe coincidere con la gente di Hizul.
Per tutto il resto di snk, questo dettaglio è rimasto in sordina, perdendo apparentemente utilità ai fini della trama. Ma sappiamo tutti che Isa, da buon macellaio qual è, non butta via niente.
È dunque questo il momento in cui l’esistenza del personaggio di Mikasa servirà a qualcosa (oltre che a ‘svuotare” gli otakummerda )?
— L’EROE DI MAHLE —
Vorrei anche brevemente soffermarmi sul personaggio del 145esimo discendente di Ymir (che ora, oltretutto, ha anche un nome).
Prima personaggio dall’imperscrutabile volere, poi meschino sovrano che, disinteressandosi del bene del suo popolo, fugge dalla minaccia della rivolta, lasciando ciò che resta della patria in mano ai nemici, ed infine, eroe nazionale, garante della sicurezza e degli equilibri di un intero continente (e oserei dire, anche dell’intera umanità, data l’entità del potere del progenitore).
Continua il tratteggio di questa enigmatica figura, che da sempre rappresenta uno dei principali misteri del fumetto di Isa. In ogni caso, ci terrei a precisare una cosa in merito. Sostanzialmente non stiamo scoprendo nulla di realmente nuovo o sconvolgente sulle azioni di questo personaggio (perlomeno, niente di così sconvolgente). Inedito è invece, il modo in cui ci viene fatto vedere. In un modo o nell’altro, finora non era mai stato mostrato come un “benefattore” o addirittura “salvatore” di interi popoli, bensì, come già detto, alla stregua di qualcuno che non fa altro che nascondersi dal nemico per avere salva la pelle, o che segue una propria contorta ideologia, a discapito del suo popolo.
Dunque è questo l’ultimo “livello” a cui sarà presentato il personaggio di Karl? La risposta è incerta, tuttavia, mi è sembrato che durante la sua “performance”, Vili Teiber si facesse portavoce di Isayama, ovvero, che le sue parole, con tanto di riferimenti visivi, fossero equivalenti a quelle che l’autore avrebbe detto nel caso avesse dovuto descrivere dal suo punto di vista il personaggio.
Ovviamente, sto parlando di mie impressioni. La sezione commenti esiste apposta per insultarmi
— TUMULTI NELL’OMBRA —
Ed arriviamo alla ciccia del capitolo. Sarò diretto: chi cazzo è il soldato che chiama Zeke e compagnia?
Direi che è lapalissiano affermare che sia un infiltrato, allo stesso modo di come lo è Eren, tuttavia non mi concentrerei più del necessario sul capire chi sia effettivamente: Floch/Jean/Connie/qualsiasialtropersonaggiobiondocheconosciamo, poco importa, ciò che è interessante constatare invece, è che ci sia realmente un piano ben orchestrato in moto (anche se di questo, non ci è ancora dato sapere lo scopo). Analizzando quel che è successo, sembra che abbiano voluto rinchiudere Poruk e Pieck in una botola nascosta, in modo tale da impedire loro di trasformarsi in giganti (un classico dei piani made in Paradis), e quindi, al fine di far uscire di scena quelli che potevano essere gli elementi piu problematici.
Tuttavia, non posso dire con totale sicurezza se questo piano (o per meglio dire, “parte” di piano) ha realmente avuto successo. Difatti, sembra che, prima di cadere nella trappola, Pieck si sia accorta di qualcosa.
Quei pannelli in cui lo shifter del cargo mostra un insolito “interesse” per i membri del team Panzer, credo che non si limitino solo a farci capire che a Pieck piacciono le “cose” di gruppo (if you know what i mean ).
Analogamente al discorso sugli sguardi very grr di Kiyomi fatto in precedenza, anche questo rapido scambio di battute dovrebbe avere una ricaduta non banale sulla trama (non che conoscere le preferenze sessuali di Pieck sia cosa banale ), che, unito anche alle osservazioni fatte dalla stessa guerriera in precedenza, riguardo l’aspetto a lei già noto del soldato misterioso, ci permettono di avanzare con adeguata sicurezza, l’ipotesi che Pieck abbia fiutato qualcosa, e che in qualche modo, sia riuscita a far capire ai “panzerotti” che la situazione non era così regolare come sembrava all’apparenza.
Prima di chiudere questo paragrafo, vorrei farvi notare altre due cose che, in maniera sottile canno una parziale risposta ad alcuni dubbi sollevati dagli scorsi capitoli:
1) Zeke che viene lasciato libero di andare dal soldato/infiltrato, è come la conferma che questi sia dalla parte dei cattivi (o dei buoni, dipende).
Oppure no. Oppure è Isa che ce lo sta volutamente facendo pensare insistendo con queste “coincidenze”, che magari sono realmente coincidenze. Sarebbe una bella bastardata, anche se, visto che sarebbe la prima volta che una cosa in snk succede per caso, non credo proprio che nulla del genere accadrà. Quindi zeke vero fratello maggiore che aiuta il suo fratellino a fare casino.
2) Mentre tutti i generali sono nella platea ad ascoltare le parole di Vili, Magath invece, sorveglia dall’alto la situazione, assicurandosi che tutto sia apposto. Non credo sia neanche necessario dire che c’è DAVVERO del “fuoco sotto la cenere”, e che Magath e Vili, siano più o meno consci del pericolo. La vera domanda è, come pensano si muoveranno i “topi” infiltratisi nella “casa”?
NOTA SULLA POSIZIONE DI EREN:
Parlando del soldato misterioso, ho dato per scontato che fosse dalla parte di Eren e compagnia. In realtà sappiamo solo che è contro Mahle, tuttavia, per come lo ha introdotto graficamente Isa (ovvero non mostrandone tutti i lineamenti, oscurando parte del suo viso), è molto probabile che sia un personaggio che già dovremmo conoscere, e di cui, al momento, vuole celare la vera identità. Quindi in buona sostanza, se è di Paradis, è dalla parte di Eren.
In realtà, a voler essere precisi, non sappiamo neanche se Eren e la sua combriccola si stiano muovendo sinergicamente. Quello che vorrei dire, è che non sappiamo se Eren e gli altri di Paradis siano dalla stessa parte. Certo, mi sembra abbastanza strano uno scenario del genere, ma volendo, potrebbe anche essere che, in seguito ad una frattura a noi (ancora) ignota, Eren si sia diviso dall’armata ricognitiva, e stia agendo per il proprio tornaconto, come un lupo solitario. Anzi, si potrebbe anche pensare che, se così fosse, gli scopi di Eren e degli altri, siano opposti, e che quindi, siano in conflitto fra loro.
Personalmente, non so quanto questo possa essere verosimile, al contrario, credo piuttosto che siano tutti felicemente dalla stessa parte (anche perché le lettere che ha fatto inviare a Falco, devono pur essere arrivate a qualcuno. Ok che che l’avevamo lasciato mezzo sociopatico mezzo depresso, ma non credo sia arrivato al livello di mettersi like da solo ai propri post su feisbuc. Forse.).
D’altro canto comunque, sarebbe estremamente interessante vedere una situazione così complessa e “frammentaria”, in cui nuovamente, i punti di vista si moltiplicano, ed il confine fra bene e male, si fa ancora più sfumato.
— I DUE PROTAGONISTI —
Infine, vorrei dedicare un piccolo spazio a questi due personaggi, in quanto credo che, arrivati a questa situazione, si meritano entrambi un pò d’attenzione.
E’ incredibile come Isa sia riuscito, in maniera del tutto naturale, a rendere quello che era “l’eroe” del racconto, come il nemico principale, e quello che era il villain, come il protagonista. Un gioco di ombre e luci raffinatissimo, che approfondisce in maniera ragguardevole, lo spessore di entrambi.
Due protagonisti, che però non sono affatto eroi.
Un guerriero che cercando disperatamente di essere qualcos’altro, non si riconosce più in sè, vivendo per inerzia.
Un soldato che ha sempre desiderato di uscire dalla gabbia, ma che per farlo, ha dovuto rivestire gli stessi ruoli dei suoi aguzzini anni prima.
L’aggressore diventa la vittima, e la vittima diventa l’aggressore. Ma tutto questo, sempre dipendentemente dal punto di vista che si adotta. Nulla ci impedisce di immergerci nei panni dell’uno o dell’altro, in modo tale da condannare le azioni di una parte, giustificando quelle dell’altra.
Davanti a tutta questa costruzione, non si può non lodare la capacità narrativa di Isayama.
Eeeee anche per questo mese è tutto. Lo so, ormai le analisi arrivano a ridosso degli spoiler dei nuovi capitoli, ma purtroppo, il tempo ed i ritmi che ho, non mi permettono di dedicarmi troppo alla scrittura dei miei papielli. Questo mese ho cercato di riprendere il mio solito stile, puntualizzando tutti i dettagli che mi passavano per la testa, quindi, spero di essere stato perlomeno allo stesso livello del Sensei di 4 capitoli fa.
Alla prossima
(sperando che ci sia )
-Sensei-