Capitolo 101

Nuovo mese, nuovo capitolo, nuova analisi sempre dal vostro Sensei della Locanda di Zio Aristofano 😉
Si lo so, inizio piuttosto zuccherato, ma siccome ultimamente abbiamo fatto un botto di like, mi sembrava giusto far capire ai nuovi commensali del banchetto dello Zio, chi era che portava i piatti a tavola :v.

Dopo la bomba narrativa del capitolo 100, Isayama impacchetta un più che interessante capitolo 101, che vede portare avanti alcuni dei punti lasciati appesi nei precedenti capitoli, promettendo interessanti sviluppi a breve.

Ma evitiamo altri preamboli, e iniziamo a discutere in maniera un pò più “sistematica” del capitolo. Come al solito, divido la mia seguente fatica in più paragrafetti, in modo tale che possiate concentrarvi su quello che più vi interessa (no, non è vero, in realtà spezzo il commento in paragrafi per un mio feticcio personale: ho una passione segreta per le cose divise a parti/episodi. Aiuto.)
Buona lettura :v

— PANICO E DELIRIO A LIBERIO —

La situazione nel ghetto di Liberio, precipita completamente: la folla, terrorizzata dall’improvviso attacco nemico, si fa largo attraverso le macerie, senza curarsi di trascinare con sè poveri innocenti, e le stesse facce emozionate di chi fino ad un attimo prima non riusciva a trattenere le lacrime alle parole di Vili, ora sono prive di alcuna fattezza umana, animali in fuga per avere salva la vita. E si ritorna alle ormai famose tematiche di snk. La vita come una lotta continua per la sopravvivenza, in cui tutto è lecito, e nessun valore esiste realmente.
Apprezzo sempre moltissimo il carattere “realistico” ed impietoso, con cui questa tematica viene portata avanti nel fumetto, e di cui, questo capitolo porta forse uno degli esempi più lampanti. Mi riferisco ovviamente, alla quasi-morte di Udd, che sembra essere finalizza a farci capire, a quale “bestialità” sia arrivata la situazione.
A questo punto però, è lecito chiedersi, l’estremità della situazione porta all’esasperazione di certi atteggiamenti, oppure alla scoperta della vera natura dell’uomo?
Ok, era una domanda retorica buttata lì un po’ per farmi il figo, dato che possiamo ben immaginare cosa intendeva quel simpaticone di Isa :v
Insomma, le prime tavole del capitolo ci restituiscono quell’ormai proverbiale messaggio alle basi di tutto Shingeki no Kyojin: il mondo è un posto spietato, che in fondo non contempla altra legge se non quella della giungla.

— WARHAMMER —

Come i più svegli di voi (:v) avranno già potuto vagamente intuire dal titolo, in questo paragrafo butto giù due parole sul gigante martello, che finalmente ci viene mostrato in tutta la sua sgravezza. Prima però, vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa. Si, è ora delle mie solite divagazioni inutili, giusto per allungare un pò il brodo :v.

COSE DALLA DUBBIA UTILITA’ RIGUARDO VILI, CHE DOVEVO DIRE NELLA SCORSA ANALISI

In seguito alla morte di Vili nello scorso capitolo, in molti ipotizzarono che lord Teiber non fosse il vero possessore del Warhammer, soprattutto per via delle sue parole nel capitolo 97 (quando chiede a Magath chi fosse il detentore del potere, secondo il suo parere da “esperto”).
Secondo il fandom, l’ultimo gigante “da sbloccare”, doveva essere in mano ad uno dei due personaggi sul palco insieme a Vili, ovvero, il soldato corpulento e la “governante”.
Nello scorso commento, non ho parlato della questione perché avevo intenzione di riprenderla successivamente con un post di discussione, ma siccome nella sezione commenti avete parlato solo di quello, non cacandovi di striscio praticamente tutto ciò che avevo scritto (a parte qualche fedelissimo/a commensale del banchetto dello Zio ❤), ho ritenuto non necessario un ulteriore post sul martellozzo (oltre che sostanzialmente non avevo il tempo materiale di scriverlo, dato che ero impegnato ad oziare durante le vacanze :v).
In ogni caso, dal mio punto di vista (che già avevo espresso in risposta a qualcuno dei vostri commenti) il tutto faceva sembrare che effettivamente non fosse Vili il nono shifter, tuttavia, mi puzzava troppo l’enfasi con cui aveva portato avanti il racconto sulla guerra dei giganti, quasi come se lui stesso vi avesse preso parte.
Ma veniamo al dunque.
Con questo capitolo, scopriamo che il vero possessore del Martello era realmente la donna vestita da governante, a cui ho fatto riferimento prima.
Questo vuol dire che Vili stava solo facendo una parte, e che tutto ciò che abbiamo visto era realmente uno “spettacolo”, oppure c’è effettivamente qualcosa sotto, e Vili ha realmente ereditato le memorie del Martello, pur non avendo ricevuto il potere stesso?
Oppure ancora, sono solo io che voglio aprire inutili discussioni su un topic già esaurito, solo per accampare scuse dietro il fatto che aveva sparato cazzate su Vili?
A ben pensarci, l’eccessiva emotività del non-Armin poteva essere dovuta alla consapevolezza che sarebbe morto di lì a breve, e per l’accuratezza del suo racconto storico, si potrebbe pensare che *POSSIBILE STRONZATA* gli fossero stati “indotti” dei flash mnemonici dal vero possessore del martello (per intenderci, il contrario di quel che accade quando Eren tocca Historia o qualsiasi altro eldiano di sangue reale).
Poi può anche essere che la sorella sia una davvero brava a raccontare cose, e tipo che oltre al martello, i Teiber si passano da generazioni anche la vena artistica :v.
In ogni caso, come al solito, mi farebbe piacere sapere la vostra sulla questione nei commenti, anche se in effetti, non so quanto altro ci sia da dire.
Detto questo,

RIPRENDIAMO IL DISCORSO PRINCIPALE (FORSE)

Come già precisato, il gigante martello si è rivelato essere la sorella di Vili, cioè, la governante sul palco, che nello scorso capitolo abbiamo visto in compagnia di quello che, agli occhi degli ultimi fatti, altro non era se non un semplice soldato (da notare come Isa ce lo faccia vedere morto, proprio come se volesse dire: “vedete, era uno stronzo qualsiasi”, in risposta a tutti coloro che dopo il numero 100, lo tirarono in ballo fra i possibili candidati a shifter del martello. Come se ci fosse tanta scelta, comunque :v).
Ed ora, per il potere conferitomi da Galeazzi, procediamo ad analizzare le features di questo nuovo Gigante.
Innanzitutto, direi che è senza dubbio quello più “shonen” fra tutti i 9: potere sgravissimo dal non chiaro funzionamento, aspetto così tamarro da far tremare qualsiasi mega iper leggendaria bio digievoluzione del male (fidatevi, sono pure andato su wikipedia a verificare i nomi di ogni possibile digievoluzione :v), ma soprattutto, il martello. Poteva mancare ad una creatura del genere, la proverbiale arma scrausa dalla dubbia utilità e coerenza?
E bravo Isa. Erano 100 capitoli che aspettavo una cosa del genere… oppure potevamo anche farne a meno :v.
A parte scherzoni ed altre cose very funny, il “nuovo” gigante, si discosta davvero tanto dal canone a cui eravamo abituati, ed a ben pensarci, tutti i giganti visti finora potevano essere ricondotti a caratteri “realistici”. Ciononostante, l’eccezione rappresentata dal martellozzo, può essere tranquillamente giustificata. Ci ricordiamo tutti che Zeke può trasformarsi in una scimmia, vero? Ed anche il gigante di Frieda, sebbene fosse quasi “normale”, aveva quei particolari occhi a rinnegan che la distinguevano dai suoi “simili”.
Insomma, sangue regale = skin da account premium.
Discorso analogo per i suoi poteri, all’apparenza molto distanti, ed anzi, del tutto diversi dalla tipologia “standard”, ma in realtà, facilmente riconducibili agli altri, sempre se consideriamo l’appartenenza regale del suo possessore.
Direi che si può vedere ai poteri del martellozzo, come alla versione offensiva dell’abilità di cristallizzazione di Reiner ed Eren: così come questi creano sui loro corpi o nelle loro immediate vicinanze corazze o barriere, così il warhammer cristallizza (non si sa se con qualche limitazione) ciò che lo circonda per attaccare il nemico, quasi come se si creasse delle “armi”. Per intenderci, un’abilità molto simile all’alchimia di Fullmetal Alchemist, come mi ha fatto notare il mio collega ant (ovviamente non sto dicendo che la tizia può usare l’alchimia per fondere bambine con cani, ed il paragone è solo per dare un’idea di quel che è il potere). Quindi sto dando per scontato che il martellozzo riesca ad interagire con l’esterno. E’ una cosa che ci spaventa? Ni.
Come ho gia detto, anche Eren, Annie e Reiner sono in grado di cristallizzare cose fuori ma sempre a contatto con il loro corpo. Ecco, forse per il warhammer la condizione del “contatto” (perlomeno, contatto diretto) per il processo d’indurimento, non è necessaria, viste le punte accuminate che chiaramente crea dal terreno (quelle con cui blocca Eren all’inizio dello scontro).
Comunque, credo che questa differenza sia “giusta”: in qualche modo, gli shifter di sangue reale devono pur distinguersi da quelli normali, no? :v
Come di mio consueto, lascio la palla a voi, chiedendovi la vostra opinione sulla questione. Basta che rimanete nei limiti del decente con la lunghezza delle risposte (*coff* *coff* Christian e Chiara *coff* *coff*).

— UCCELLI IN GABBIA A CHI? —

Ed arriviamo alla cosa più “such wow” del capitolo: l’ingresso in scena dell’armata ricognitiva.
O perlomeno di Mikasa. E c’è anche uno che somiglia a Jean.
Comunque.
A prima vista, sembra che i nostri amiconi non si siano girati i pollici durante questi quattro anni, considerando le loro nuove divise, e gli apparenti miglioramenti al dispositivo di manovra tridimensionale per la soppressione anti-uomo del buon Kenny. Insomma, credo che il “medioevo alternativo” in cui li avevamo lasciati, sia passato da un bel pezzo.
Ma passiamo oltre queste prime impressioni, e concentriamoci su quello che credo sia l’interrogativo più interessante di questo capitolo:
“Torna a casa, Eren.”
Le parole di Mikasa, nella loro brevità, aprono ad una serie di interpretazioni che possono potenzialmente portare a papironi di indefinita lunghezza. Pertanto, siccome la vita è breve, e questa è la quinta pagina che scrivo, elencherò brevemente ciò che possono significare le parole di Mikasa. Il resto lo lascio a voi nei commenti :v
Partiamo dal senso più spicciolo: Eren ha abbandonato per un certo periodo i suoi commilitoni, lavorando come lupo solitario. In quale contesto è avvenuto questo distacco? E soprattutto, per quale motivo?
Iniziamo trattando solo la parte materiale del problema, cercando poi di capire i retroscena della vicenda.

1) Paradis aveva già pianificato l’assedio di Mahle. Eren inizia ad agire da solo quando con i suoi compari è già in terra nemica.

2) Paradis non aveva in programma nessun attacco, ed Eren va da solo a Mahle. I suoi compari lo seguono poco dopo (è sottinteso, che una volta arrivati a Mahle, Eren e l’armata si mettono d’accordo per cooperare).

3) Paradis aveva già preparato, o comunque, aveva messo in conto l’invasione, ed Eren ha preceduto tutti sui tempi andando da solo a Mahle.

Passando alle motivazioni, personalmente, credo sia abbastanza verosimile che Eren si sia allontanato, per spingere i suoi commilitoni a partecipare alla sua missione. Come se Eren avesse piani diversi dagli altri, e per costringerli a mettere in atto il suo progetto, si sia staccato, non lasciando scelta ai suoi compagni (ovviamente, Eren immaginava che l’esercito non l’avrebbe lasciato in mano al nemico, per via del potere della coordinata).
Questa prospettiva ben si allinea con tutti e tre gli scenari sopra proposti, anche se c’è da dire, che nel secondo prende una “gravità” maggiore rispetto agli altri due.
Altra ipotesi che farei, è quella secondo cui, prima di affondare le zanne nel corpo nemico, Eren abbia voluto conoscerlo meglio. Credo che a supporto di questa idea, giochi un ruolo importante il “recupero” delle memorie paterne. Queste potrebbero averlo portato ad interrogarsi sulla natura di chi prima considerava alieno ed inavvicinabile, mettendolo sulla strada dell’apertura e della comprensione (ma non del ripensamento, visto il bordello che sta combinando :v). D’altronde, anche alla fine della parte “classica” di snk, avevamo potuto vedere un Eren più incerto sui passi da seguire, o su questioni che prima erano per lui verità assolute.
Un Eren con una visione più sfumata del mondo a discapito del suo tipico dualismo, compagno fedele di quasi tutto il fumetto.
In ogni caso, credo che dietro a quel “torna a casa”, ci sia senza dubbio un’incomprensione, una divergenza di opinioni, che abbia sfaldato il rapporto che Eren aveva in precedenza con gli altri, o che, più in generale, gli abbia fatto ritenere più opportuno lavorare da solo (o comunque, agire con pochi che appoggiavano la sua causa, ammessi che ce ne fossero).
Che è una cosa un po’ tanto generale. Però appunto per questo, è più facile che sia vera :v.
Si potrebbe anche pensare ad una via meno disfattista, per esempio, magari Eren doveva avere il ruolo da infiltrato, o comunque, in un primo momento ha seguito le istruzioni prese di comune accordo, ma in seguito ha deciso di esagerare, facendo più o meno di testa sua (il che presuppone comunque sempre un mezzo-distacco).
Come ho già detto, in quest’ultima parte sono stato piuttosto vago, per poter “analizzare” la maggior parte delle situazioni possibili (sapete com’è, questa cosa la chiamo pur sempre “analisi” :v); ciononostante, può anche essere che in realtà tutte le cose che ho detto si rivelino solo mie pippe mentali, per cui, ci terrei particolarmente a discutere di questo specifico argomento con voi. Magari insieme possiamo riuscire costruire qualcosa di sensato.

🙂

:)))))))))

Bene, fine momento sdolcinato. Sapete, il discorso fatto all’inizio, quello sui nuovi follower. Anche se, per essere arrivati qui in fondo, devono essersi sorbiti tutte (o quasi) le mie cazzate. Quindi addio serietà ed integrità “professionale” da admin onnisciente.
A proposito di cose che finiscono, anche il commento al capitolo è terminato. Lo so, è sempre brutto quando succede, ma tutto ha una sua conclusione. Uscite fuori, vivete la vita con le persone che amate. Ma ricordate sempre di non fare i cretini con gli scoiattoli. Gli scoiattoli sono gente diabolica, e non credo abbiate molte dimensioni di riserva in cui rifugiarvi.
Dopo questo avvertimento, è tempo di congedarmi.

Alla prossima dal vostro
-Sensei-

P.S. Un + a tutti coloro che capiscono la citazione degli scoiattoli