Capitolo 122

Ciao.
Vi è piaciuto il capitolo 122? Carino vero?
La storia di Ymir, finalmente.
I veri piani di Eren (circa), era ora.
Per non parlare del colpo di scena finale. Chi se lo sarebbe mai aspettato che alla fine del capitolo 122 avrebbe avuto inizio la marcia dei colossali?
Risposta: Io.
Dal commento del capitolo 119, pubblicato il 29 Luglio scorso:

«Considerando che il 119 sarà il primo capitolo del volume 30 e che ogni volume ha 4 capitoli, direi sia lecito pensare che Isayama voglia far accadere qualcosa di grosso entro la fine del volume 30 (cioè entro i prossimi 3 capitoli). Mi spiego meglio.
La velocità del capitolo 119 sarebbe dovuta ad una questione “organizzativa”, cioè, per fare in modo che nel volume 30 ci sia spazio per un certo fatto che Isa voglia ad ogni costo inserire, magari anche in vista dell’ormai prossimo finale.
Si tratterebbe dunque di un elemento di pesante rilevanza ai fini della trama, di una tematica che richiederebbe un po’ di tempo per essere sviluppata a pieno, o comunque, di un qualcosa la cui “durata” non è ben chiara nella mente di Isayama. Se così fosse, questo “qualcosa” di cui stiamo parlando porterebbe ad un plot twistone (o ad una svolta) bello grosso, e considerando le tempistiche che un’opera di narrativa dovrebbe rispettare per raggiungere i risultati ottimali in termini di effetto sul lettore, il momento più opportuno per mostrare suddetta svolta sarebbe a fine volume (in altre parole, plot twist nell’ultimo capitolo del volume 30, il 122).
Per concludere il discorso, mi lancio in un’illazione su cosa possa essere questo twist.
Vista la situazione corrente, visto il finale alle porte, direi che non sarebbe così assurdo pensare di vedere il potere del Gigante Progenitore all’opera: che sia finalmente la volta buona per assistere alla proverbiale marcia dei colossali?»

Io ve l’avevo detto.
Ve l’avevo detto nel commento del capitolo 119, quasi 4 mesi fa, e ve l’ho anche ripetuto il mese scorso, nell’analisi del capitolo 121 (23 settembre, per essere precisi. Se volete andare a controllare, mi riferisco a quello che scrissi nel paragrafo “cosa vedremo nel capitolo 122?”).
Non era una previsione vaga riguardante un’incerta direzione che avrebbe potuto prendere il manga, al contrario, ero stato molto specifico, definendo anche quando sarebbe accaduto quello che è accaduto.
Come già detto, non voglio farmi il sommobuta di turno, non sono uno a cui piace dire “ve lo avevo detto”.
“Però ve l’avevo detto, maledizione.” (un biscotto a tutti quelli che afferrano la semicit)

Spero possiate scusarmi questo piccolo momento di autocelebrazione, ma capirete che riuscire a beccare una cosa del genere con così tanta precisione e anticipo non è da tutti i giorni.
In realtà, da questo punto di vista ci sarebbe un’altra cosa per cui io dovrei scusarmi con voi:

Scusate per avervi spoilerato il capitolo 122 :vvvvvvvvv

Bene, direi che è il momento di chiudere questo momento sfogo molto cringe, ed iniziare a parlare di cose serie. Questo post non sarà un’analisi, sia per gli ormai famosi impicci personali che non mi permettono di fare i vostri amati (?) papironi, sia perchè comunque su questo capitolo non c’è così tanto da “analizzare”. Pertanto, quello che segue è un commento al capitolo (come quello del 119 per intenderci) in cui faccio osservazioni e riflessioni su quello che abbiamo letto, e mi lancio in qualche previsione (:v) per il futuro.
Iniziamo.

— Le origini del potere dei Giganti —

Se c’era una cosa che non volevo assolutamente che Isayama ci mostrasse, quella era proprio l’origine del Potere dei Giganti. Sono sempre stato convinto che dando una risposta all’interrogativo, Isa avrebbe privato il Potere della componente che maggiormente lo rendeva così affascinante a noi lettori: il suo essere un totale mistero, un mosaico impossibile da mettere in ordine.
Ma non si trattava soltanto di una questione relativa al potere stesso, anzi, le vere conseguenze del sapere cosa effettivamente ci fosse dietro la nascita dei Giganti si sarebbero abbattute sulla macchina narrativa messa in piedi in 10 anni di serializzazione. L’ambiguità e l’ambivalenza della realtà sono alcune delle tematiche principali del manga di Isayama, e si potrebbe dire senza essere troppo generici o imprecisi, che la madre (o perlomeno una delle principali cause) di tutte le ambiguità ed ambivalenze del nostro Shingeki, sia proprio il mistero dell’origine dei Giganti.
Ymir Fritz era una dea o un demone? I suoi intenti erano benefici o tirannici?
Questi interrogativi sono alla base di numerose riflessioni che il fumetto ci ha indotto a fare nel corso della storia, e dunque, risposte univoche a suddetti quesiti vanificherebbero ogni nostra considerazione, interpretazione e meta-lettura del manga, facendo crollare di fatto tutto lo spessore che l’opera si è costruita in questi 10 anni di serializzazione.
Ed è proprio questo spessore, questa maturità, ciò che rende Shingeki no Kyojin uno dei manga shonen più belli ed interessanti degli ultimi 20 anni (non esagero, lo ha detto pure Dario Moccia quindi vi potete fidare :v).
Potete quindi immaginare quanto forte strinsi il culo quando capì ciò che il capitolo 122 aveva in serbo per noi.
Spero che Nostro Signore Isayama mi possa perdonare per questo piccolo momento di mancanza. Come ho potuto, seppur per un attimo, non avere fiducia in Lui?
Il flashback di Ymir è semplicemente perfetto in ogni suo aspetto. Seriamente, non mi aspettavo che Isayama-sensei trovasse sia il modo per raccontare questa storia, sia il modo per non sfanculare mezzo manga nel raccontarla.
Il flashback brilla per due elementi in particolare: gli intenti dietro al racconto ed i modi con cui questo viene portato avanti.
Per quanto riguarda gli intenti, di solito in uno shonen classico gli autori si perdono nella narrazione, finendo la maggior parte delle volte a raccontare più del dovuto. Il risultato, in genere, è un segmento di manga a sé, un racconto nel racconto.
Al contrario dei suoi colleghi, Isayama non vuole raccontarci la storia della piccola schiava per ragioni fine a sé stesse, soltanto per mostrarci un remoto passato senza che questo abbia reali conseguenze sugli eventi attuali, bensì è un’accurata mossa strategica, finalizzata a dare la risoluzione dello “scontro” fra i fratelli Yeager, e al contempo chiudere gli ultimi quesiti sul Potere dei Giganti aperti dal capitolo 120.
Da notarsi come questa non sia la prima volta che Isayama usi i flashback per ricollegarsi alla “storia” del presente. Ricordiamo infatti il flashback nel volume 4 dell’addestramento delle reclute del 104° corpo (se non capite a cosa mi sto riferendo, alla fine del post c’è una nota in cui chiarisco il vostro dubbio) che si ricollega perfettamente con il presente sia a livello narrativo (portandoci alla scoperta della morte di Marco) che di tematiche (dando maggior significato ed impatto alla scelta dei nostri amiconi di unirsi alla Legione Ricognitiva). Beh che dire.
Parlando delle modalità di racconto del flashback, la narrazione non entra mai troppo nel dettaglio, lasciando gli eventi in quello stato di ambiguità a cui abbiamo fatto riferimento prima. E si badi, non è perchè Isayama volesse sbrigarsi, tutt’altro: il Maestro sa perfettamente che la grande ricchezza narrativa della sua opera sta nella visione grigia del mondo, e dunque rende volutamente il racconto delle origini generico ed impreciso, esattamente come se fosse una favola. Anche se abbiamo materialmente visto il modo in cui Ymir ottiene i suoi poteri, non sappiamo comunque cosa si celi realmente dietro il vermone (con tanto di riferimenti alla mitologia norrena, come mi faceva notare un pò di tempo fa l’utente Peter Oliva) responsabile dell’accaduto. Quindi restiamo sempre nella stessa condizione di ignoranza in cui eravamo prima del capitolo 122. Per fortuna.
Ciliegina sulla torta di questo flashback, che sottolinea il modo in cui Isayama eviti volontariamente di essere specifico, è la caratterizzazione grafica dei personaggi. Tutti gli attori del flashback hanno gli occhi coperti con dei forti tratti scuri, quasi come se Isayama volesse nasconderne l’identità. Ovviamente, si tratta di un intelligente espediente grafico per distanziarli quanto più possibile dagli eventi correnti del manga e dal lettore, per privarli della loro umanità e renderli sagome della loro persona, illustrazioni su un libro di storia con la sola utilità di favorire il racconto della favola dark delle origini del mondo di Shingeki no Kyojin.

— Come fa a dividersi il Potere dei Giganti? —

Una cosa mostrata in questo capitolo che potrebbe essere stata fraintesa da molti, è il modo in cui il Potere dei Giganti si divide (d’altronde, Isayama lascia la spiegazione di questo fatto come esercizio per il lettore :v).
Nel capitolo vediamo esplicitamente il momento del primo “passaggio di testimone”, non dissimile al macabro rituale che già conosciamo se non per un importante dettaglio: il potere viene trasmesso a tre persone contemporaneamente, non solo ad una. Difatti, ad ereditare il potere sono le tre figlie di Ymir, cioè Maria, Rose e Sina. In poche parole, abbiamo assistito al verificarsi di un fenomeno all’apparenza eccezionale: il Potere dei Giganti si è diviso.
Ciò vuol dire che, indipendentemente dal numero di persone che assorbono il liquido spinale di un gigante, il potere di questi verrà diviso fra tutti i partecipanti al “banchetto”? Ma se così fosse, perchè solo 9 giganti? Possibile che gli eldiani (e per giunta anche i marleyani in seguito) si siano accontentati di solo 9 giganti coscienti, quando potenzialmente i poteri potevano essere divisi indefinitamente?
Capite benissimo che a questa domanda non c’è forzatura che tenga, ci deve essere un motivo per cui non ci siano 40 giganti coscienti.
La mia personale ipotesi è che il Potere dei Giganti possa essere suddiviso in più parti (e quindi essere passato a più persone) MA solo in misura limitata, in base a quante ripartizioni ha già subito. Nel corso della storia, nel momento in cui furono raggiunte 9 divisioni del potere (cioè 9 individui di Ymir in grado di trasformarsi in giganti coscienti), nel caso si fosse tentata un’ulteriore suddivisione, questa deve necessariamente non essere andata a buon fine, perchè altrimenti non ci sarebbero motivazioni plausibili per cui non si dovesse andare avanti con le ripartizioni. Pertanto, è verosimile supporre che nel caso si fosse tentato di dividere i poteri di uno dei 9 shifter in più parti (analogamente a com’è stato fatto da Ymir per esempio), la ripartizione non sarebbe andata a buon fine, e soltanto uno degli individui di Ymir partecipante al rito di passaggio avrebbe ottenuto il Potere del Gigante. A questo punto potremmo chiederci: “e gli altri tizi che hanno mangiato lo shifter?”.
Credo che la risposta più plausibile a questa domanda, sia la seguente:
i SoY (subjects of Ymir) così sfortunati da non ricevere il potere in una cerimonia di passaggio, come conseguenza dell’aver comunque mangiato ed assorbito il liquido spinale di uno shifter, si trasformano in Giganti Puri.
Come (piccola) conferma di questa risposta, osserviamo che nel capitolo non c’è assolutamente nessun accenno all’esistenza o alla creazione dei Giganti Puri, come se non ci fosse bisogno di nessun altro elemento per spiegare la loro nascita. Pertanto, arrangiandoci con quello che abbiamo a disposizione, credo che il miglior modo per descrivere la nascita dei Giganti Puri sia proprio quello sopra descritto.
Quindi, per concludere il paragrafo, riassumiamo tutte le castronerie (?) che abbiamo detto. Il Potere dei Giganti originale, quello ottenuto dalla piccola Ymir, può essere diviso in al massimo 9 parti (i 9 giganti coscienti che ormai conosciamo più che bene), verosimilmente per motivi di natura fisiologica (ricordiamo che il Potere dei Giganti, per quanto fantasy, rimane comunque un qualcosa di “materiale” ed in quanto tale presenta anch’esso dei limiti fisici). Tutti i SoY che cercano di assorbire i poteri di uno dei 9 giganti già in possesso di qualche altro eldiano, si trasformano in Gigante Puro.
Fine delle pippe su Ymir. Passiamo ad altro.

— Verso la Fine —

In quest’ultimo paragrafo del commento, come mia consuetudine, cercherò di fare previsioni sui prossimi capitoli del fumetto basandomi sui suoi ritmi e necessità narrative. Spero di non spoilerarvi nulla questa volta :v.
Parliamo di Zeke.
Credo che ormai tutti voi (perlomeno tutti i coraggiosi che leggono ogni mese i miei papiri :v) lo abbiate capito, Zeke è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto del manga, se non addirittura il mio preferito.
È quindi a cuor pesante che scrivo quanto segue: con grandissima probabilità, Zeke morirà nell’immediato futuro.
Zeke Yeager ormai non ha più nulla da darci, né su un piano prettamente materiale, né come personaggio in sé.
Per quanto riguarda l’aspetto “materiale”, Zeke ha ormai fatto tutto quello che doveva fare nel manga, ovvero ha usato il potere dell’urlo per trasformare in Giganti Puri i membri dell’esercito, ha preso contatto con Eren innescando il potere del Progenitore, ed ha persino “espresso” il desiderio di “eutanasizzare” gli eldiani ad Ymir (non con gli esiti da lui desiderati ovviamente). Insomma, ha fatto tutto quello che come personaggio doveva fare, o meglio, tutto quello per cui Isayama lo aveva progettato.
Passando a parlare del personaggio in quanto tale, anche in quest’ambito non resta più nulla da aggiungere a quanto già detto sul nostro amico. La caratterizzazione di Zeke Yeager è ormai completa, il personaggio è stato eviscerato al punto che ormai sappiamo tutto sul suo conto. Conosciamo il suo passato, conosciamo la sua evoluzione, conosciamo le sue motivazioni. Ma soprattutto, la cosa che più mi fa intravedere in lontananza la sua lapide, è l’abbraccio con Grisha del capitolo 121. Quell’abbraccio ha un’unica ed inequivocabile interpretazione: un’ideale chiusura dell’evoluzione del personaggio. La scena del ricongiungimento con il padre è a tutti gli effetti il momento di sintesi del personaggio, la linea di traguardo della caratterizzazione di Zeke Yeager, che in questo modo si può dire completo. Insomma, su Zeke non c’è nient’altro da raccontare, anche per lui è arrivato il momento di andare.
Siccome non mi sono fatto ancora abbastanza male nel parlare della morte di uno dei miei favorites del manga, parliamo di “come” e “quando” potrebbe morire. Sarò rapido e sintetico, non riesco a sopportare oltre tutte queste sofferenze.
– Come: divorato da Eren.
In effetti una cosa da chiudere nel personaggio di Zeke ci sarebbe, e cioè, il suo rapporto con il fratello Eren, che i capitoli del volume 30 avevano considerevolmente messo in discussione. Farlo morire per mano di Eren sarebbe l’epilogo adeguato della relazione fra i due fratelli, considerando la situazione corrente degli eventi.
– Quando: nel prossimo capitolo.
Zeke ormai non ha più contributi da dare al manga, non è più utile per la narrazione e pertanto non ha più senso che rimanga vivo ancora a lungo.
Considerando che Isayama non si è mai dimostrato un autore molto propenso alla procrastinazione, direi proprio che il 123 sarà quello in cui vedremo l’epilogo di Zeke Yeager.

Quindi, ricapitolando, la mia previsione è che Zeke Yeager morirà nel capitolo 123 divorato da Eren.
Spero di aver detto solo un mare di stronzate.

La fine del manga è ormai prossima. Nel 123 probabilmente entreremo nel climax finale vero e proprio, cioè, verremo introdotti alla “situazione finale” del fumetto, la curva più alta delle montagne russe, dopo la quale non rimarrà altro che il “finale” propriamente detto.
Ho i brividi al solo pensare che il nostro viaggio insieme a Shingeki no Kyojin stia per finire.

Dopo quest’ultima frase forse un pò troppo sentimentale considerando che stiamo parlando di un fumetto (ma anche no visto che il fumetto è Shingeki no Kyojin, checcazzo), io vi saluto, dandovi l’appuntamento al mese prossimo.

Ciao.

-Sensei-

[NOTA SUL FLASHBACK: forse chi di voi ha visto quella parte SOLO ad anime senza leggere il manga non sa di cosa sto parlando, ma il motivo è semplice: nell’anime quella parte ci viene fatta vedere “in diretta” e non come flashback, anticipandola all’inizio della serie, prima della battaglia di Trost. Nel manga invece si tratta di un flashback messo dopo la battaglia di Trost e prima del risveglio di Eren in cella.]